Ridefiniti gli asset dell’Osservatorio “Falcone-Borsellino” dopo la morte del compianto Carlo Mellea. Il gruppo di ricerca, attivo sul territorio calabrese e nazionale da oltre un ventennio, insieme alla nuova denominazione, ha costituito un Comitato scientifico destinato ad occuparsi dello studio dei fenomeni mafiosi, con particolare riferimento alla ‘ndrangheta, che affliggono il nostro Paese. La struttura, composta da giornalisti, scrittori, docenti, avvocati, registi, attori e autori musicali, si occupa della creazione di questo un vastissimo archivio informatico di atti giudiziari disponibile nella sezione “Atti” del sito. Documenti che riguardano le più significative vicende che hanno riguardato la ‘ndrangheta negli ultimi trent’anni e che saranno accessibile mediante iscrizione, a quanti ne faranno richiesta. Il nuovo consiglio direttivo ha deciso di intitolare proprio a Carlo Mellea, storico fondatore ed ex presidente, l’Osservatorio affinché il ricordo di quanto fatto fino ad ora resti indelebile in ogni atto futuro che sarà curato dal Comitato scientifico.
L’Osservatorio organizzerà seminari di studio, convegni e dibattiti per approfondire temi riguardanti: le dinamiche criminali; le infiltrazioni delle cosche nelle strutture pubbliche; il riciclaggio del denaro sporco in Europa; la “colonizzazione” mafiosa operata in molte regioni italiane ed in vaste aree del continente; la rappresentazione delle mafie nel cinema, nelle serie tv, nel teatro e nella musica; i tentativi di infiltrazione mafiosa nelle manifestazioni di pietà popolare e nelle istituzioni religiose; le leggi in materia di contrasto alla criminalità organizzata e le norme vigenti in materia di violenza contro le donne.
Il Comitato scientifico è composto da:
Arcangelo Badolati (giornalista e scrittore – Cosenza); Antonio Nicaso, docente universitario, giornalista, scrittore esperto internazionale di mafie (Canada-USA); Giuseppe Baldessarro (giornalista e scrittore – Bologna); Alessia Candito (giornalista e scrittore – Reggio Calabria); Pietro Comito (giornalista e scrittore – Vibo Valentia); Manuela Iatì (giornalista e scrittore – Roma); Giuseppe Legato (giornalista – Torino); Ercole Giap Parini (docente universitario – Unical Rende, esperto di analisi sociologica dei fenomeni mafiosi); Giovanni Pastore (giornalista – Cosenza); Peppino Mazzotta (attore e regista – Napoli) e Lindo Nudo (attore e regista teatrale – Rende) esperti di rappresentazione delle mafie nel cinema, nel teatro e nella televisione; Giovanna Cusumano (avvocato – Reggio Calabria); Attilio Sabato (giornalista e scrittore – Rende); Natalia Saffioti (autore musicale, docente di canto e vocalist – Palmi); don Enzo Gabrieli (sacerdote e scrittore – Cosenza, la Chiesa contro le mafie); Antonio Anastasi (giornalista – Crotone); Francesco Altomonte (giornalista – Piana di Gioia Tauro); Luigi Cristaldi (ricercatore e giornalista – Sibari-Cassano); Franco Napoli (imprenditore – vicepresidente nazionale della Confapi – Roma, resistenza delle imprese alle mafie); Francesco Caravetta (archivista investigativo), Enzo Infantino (volontariato internazionale e la lotta alle mafie); Francesco Ranieri (giornalista – Soverato); Filippo Veltri (giornalista e scrittore – Catanzaro); Lucio Musolino (giornalista – Reggio Calabria); Rosellina Arturi (giornalista ed editore – Cosenza); Fabio Guarna (docente, giornalista e avvocato – Soverato); Rocco Chiaravalloti (Avis Soverato); Salvatore Orofino (Soverato).
La direzione scientifica è affidata ad Arcangelo Badolati.