di Elia Fiorenza
«La ‘ndrangheta è l’antivangelo». È il titolo della giornata di studio promossa dall’istituto di scienze religiose “S. Francesco di Sales”, dall’istituto teologico “Redemptoris Custos” e dal settimanale diocesano “Parola di Vita” in collaborazione con l’osservatorio antimafia “Falcone e Borsellino”, in calendario per il prossimo mercoledì 14 novembre, alle ore 16, nei locali del seminario di Rende. L’evento vede i saluti introduttivi di suor Rosetta Napolitano e di suo Raffaella Roberti. Introduce e modera don Enzo Gabrieli. Sono previsti gli interventi di Mario Spagnuolo, procuratore capo della Repubblica di Cosenza e di Arcangelo Badolati, caporedattore di Gazzetta del Sud, scrittore e autorevole studioso del fenomeno ‘ndrangheta. Le conclusioni sono affidate a sua eccellenza monsignor Francesco Nolè, arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano. Recentemente anche il presidente della conferenza episcopale calabra e arcivescovo metropolita del capoluogo regionale, monsignor Vincenzo Bertolone ha spiegato: «là dove la piovra della criminalità organizzata attecchisce e miete ancora vittime, la Chiesa non si limita a far eco, ma dichiara di possedere l’antidoto al veleno mafioso, convinta che contro ogni mafia non basti denunciare, prevenire, punire, ma occorra annunciare da capo il Vangelo della misericordia, della pace e della conversione, in uno sforzo corale di nuova evangelizzazione». Annunciando il Vangelo, la Chiesa denuncia il peccato, e riconosce altresì che la ‘ndrangheta è l’antivangelo” e come tale va estirpata, insegnando con chiarezza che l’unico “rispetto” è quello che vuole il bene dell’altro che non è mai in contrasto col bene comune.