L’amministrazione comunale punta a costruire un nuovo cimitero a Sibari riutilizzando i terreni confiscati all’ex boss della Sibaritide, Giuseppe Cirillo. Per questo motivo è stata revocata la delibera del settembre 2019, adottata dalla Commissione straordinaria con i poteri del consiglio, con la quale era stato approvato il progetto preliminare relativo al completamento del Cimitero comunale, la demolizione e ricostruzione della cappella del Santissimo Crocifisso, la ristrutturazione di quella di Sant’Agostino, e la gestione dell’intero complesso cimiteriale da attuare per mezzo di un project financing così come presentato da un’Ati composta da imprese private.
La revoca è arrivata all’unanimità nella più recente seduta del consiglio comunale. Il progetto in questione è stato ritenuto inadeguato perché prevede la demolizione e ricostruzione dell’edificio del Santissimo Crocifisso e la sola ristrutturazione della Cappella Sant’Agostino la quale, visto lo stato in cui versa, necessita di un intervento edilizio più congruo finalizzato alla sua completa ricostruzione. Non sarebbero, poi, previsti interventi sul campo comune che al momento risulta essere saturo perché l’amministrazione in carica si pone l’obiettivo di realizzare un nuovo cimitero comunale in un terreno individuato a Sibari tra i terreni confiscati all’ex boss della ‘ndrangheta della Sibaritide, Giuseppe Cirillo; e, infine, perché nel programmare la costruzione di un nuovo cimitero comunale, l’ente locale vuole costruire nuovi loculi cimiteriali comunali ma anche concedere, a tutti i cittadini interessati, lotti di terreno cimiteriale per consentire la costruzione di nuove cappelle gentilizie private. Il sindaco Gianni Papasso, nella sua relazione, ha sottolineato come la stazione unica appaltante abbia anche riscontrato delle lacune nella procedura di gara attivata che fanno risultare il progetto, da una parte, incompleto perché non permettere di risolvere tutte le problematiche che al momento persistono sul cimitero, dall’altra, non conforme alla programmazione dell’amministrazione comunale.