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Pronti fascicoli e bagagli: il gup distrettuale Fabiana Giacchetti ha fissato l’udienza preliminare che vede imputate 245 persone coinvolte nella maxinchiesta “Reset”. L’appuntamento è per il 9 giugno prossimo nell’aula bunker di Lamezia Terme.
La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dal procuratore capo Nicola Gratteri, dall’aggiunto Vincenzo Capomolla e dai pm Vito Valerio, Corrado Cubellotti .
Come per il monumentale procedimento istruito dalla Dda contro le cosche vibonesi – “Rinascita Scott” – pure l’indagine costruita contro i clan “confederati” cosentini avrà la sua prima scansione processuale nella enorme struttura realizzata alle porte di Lamezia. Nessun altro immobile giudiziario presente nel distretto della Corte di appello è in condizioni di ospitare un numero così alto di imputati e avvocati.
Il dibattimento in camera di consiglio registrerà la presenza di tre nuovi collaboratori di giustizia: Ivan Barone, legato al gruppo della criminalità nomade; Danilo Turboli, saldamente ancorato per anni alla ‘ndrangheta tradizionale e Roberto Porcaro, elemento di vertice delle consorterie crimnali dominanti nell’area compresa tra Cosenza e Rende. Porcaro manteneva anche stabili contatti con i clan attivi ad Amantea e San Lucido come emerge da recenti inchieste della magistratura antimafia.
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